Studiare Criminologia: let’s talk with Dr Michael Pittaro

26 Luglio, 2021

Scommettiamo che vi è accaduto almeno una volta di rimanere catturati dalla visione di un film o una puntata di una serie tv investigativa. Gli esperti del settore hanno studiato che chi si innamora del genere e sceglie di studiare Criminologia sperimenta il CSI Effect. Si aspetta il mondo presentato nel set televisivo e non arriva a conoscere profondamente le mille sfaccettature di una professione nel campo della giustizia. Abbiamo parlato di questo e molto altro durante il nostro incontro Let’s Get Inspired con il Dottor Michael Pittaro, professore di Criminal Justice per la American Military University. (Puoi rivederlo qui.)

Vi raccontiamo il nostro webinar perché oggi, 26 luglio, ricorre l’anniversario della Federal Bureau Investigation, meglio conosciuta con l’acronimo FBI e protagonista di tantissime storie.

L’FBI, come tutti i nostri doppio diplomini che hanno scelto di studiare criminologia sapranno, è un’agenzia governativa di polizia federale degli Stati Uniti d’America. Ha la competenza in tutti gli stati per alcuni reati tra cui l’antiterrorismo e l’intelligence interna. È di fatto il maggiore ente di polizia giudiziaria del governo degli Stati Uniti.

Il loro motto è “Fidelity, Bravery, Integrity” (“Fedeltà, Coraggio, Integrità”) e il quartier generale si trova a Washington, sotto il nome di Hoover Building.

Il dottor Pittaro, leader nel campo della Criminal Justice, conosce bene questi aspetti perché in veste di massimo esperto dei comportamenti criminali ha collaborato più volte con l’FBI. Scopriamo insieme quale percorso lo abbia portato sino a ricoprire la sua posizione attuale.

Michael Pittaro ha sempre subito il fascino della criminologia e non ha mai avuto dubbi su quale fosse il suo futuro professionale.

“Anything that had to do with crime fascinated me so that was the natural path that I decided to pursue”.

Dopo essersi laureato in Criminal Justice iniziò subito a lavorare sul campo all’interno del sistema carcerario come correctional officer. Avanzò di carriera e sperimentò anche reparti assegnati al trattamento e alla riabilitazione dalle dipendenze agendo come consulente per le persone affette da queste patologie.

Tornò ad occuparsi di sicurezza qualche anno dopo, impegnandosi nel dipartimento dedicato ai nuovi detenuti dove rimase per circa 16 anni.

Alla ricerca di nuovi stimoli, in seguito scelse di lavorare in alcune agenzie di prevenzione del crimine, combinando anche la professione di insegnante.

“I started teaching full time in 2010 and really loved it and that led to becoming a presenter, a trainer, an author and an editor”.

I nostri doppio diplomini, incuriositi dall’intrigante carriera intrapresa dal professore, gli hanno posto qualche domanda.

“Che cosa consigli di studiare ai ragazzi che desiderano lavorare nell’ambito della Criminal Justice?”

Secondo il dottor Pittaro è indispensabile per studiare criminologia, affrontare psicologia e sociologia, per una molteplicità di motivi.

La psicologia ti consente di comprendere il funzionamento della mente criminale e come le persone diventano ciò che sono. La sociologia invece spiega qualcosa di più sull’ambiente che ti influenza e spinge gli individui ad adottare un comportamento deviante rispetto ai canoni comunemente accettati.

Spesso infatti le persone che sperimentano dei guai con la giustizia derivano da ambienti non proprio sani. Sperimentano situazioni di violenza o di dipendenza e sopravvivono, dandoci tanto da imparare, ma rischiano anche di soccombere alla strada che conoscono, ovvero quella del comportamento criminale.

Un altro buon motivo per studiare psicologia è la necessità di processare le azioni della porzione di umanità capace di qualsiasi cosa. Diventa quindi indispensabile tenere controllato il proprio equilibrio interiore per evitare il burnout.

“It’s not Just the psychology of the offender, but it’s also psychology of self reflection, self regulation”

 “Hai mai collaborato con l’FBI nel corso di alcune investigazioni?”

Le collaborazioni con l’FBI e altri enti governativi di questo tipo sono molto frequenti per il professore.

E’ intervenuto e ha presentato alcune conferenze dedicate al traffico internazionale di esseri umani, in collaborazione con gli agenti dell’Hoover Building. Non solo conferenze, la cooperazione con gli agenti federali è passata anche attraverso numerosi casi. Dopo i tragici avvenimenti dell’11 settembre infatti, negli Stati Uniti la collaborazione tra enti governativi, statali e locali è diventata di primaria importanza. Oggi infatti la dimensione criminale è globale, basti pensare ai cyber crimes, per cui sono state create molte task forces.

Uno dei casi di cooperazione ha portato all’arresto di uno dei maggiori serial killer d’America, conosciuto come il “Nurse Killer”, che si stima abbia ucciso circa 100 dei suoi pazienti.

Kamal, una nostra doppio diplomina, ha chiesto anche un consiglio in merito ai requisiti fondamentali per scegliere di studiare criminologia. Pittaro ha ammesso l’importanza dello studio delle scienze fisiche e sociali. Si è speso anche molto nell’attribuire una grande importanza alle writing skills, necessarie per mettere i propri pensieri e profili su carta.

Altrettanto valore hanno i corsi di critical thinking, necessari per processare le realtà e anche le abilità di speech, indispensabili per testimoniare in tribunale.

“Come è possibile scegliere consapevolmente la propria professione futura?”

Il dottor Pittaro consiglia di mettersi in contatto con qualcuno che svolge quel lavoro, sfruttando tutte le opportunità che ci offrono gli strumenti tecnologici e l’interconnessione globale.

Linkedin per esempio, può dimostrarsi molto efficace per contattare i maggiori esperti di un determinato settore, per porre loro alcune domande e conoscere meglio le loro carriere. Anche questi webinars possono rivelarsi essenziali per trovare la propria vocazione.

Ancora più raccomandabile è la presenza di un mentore, qualcuno che ammiri che possa darti dei consigli vincenti e guidarti nella giusta direzione. È un’esigenza che non ha età e di cui anche Pittaro non potrebbe fare a meno, nonostante la sua decennale esperienza nel campo.

Insegnando, il professore ha notato come l’esperienza di qualcuno di più grande possa rivelarsi indispensabile per superare il CSI Effect, per cui molti ragazzi intraprendono la strada della criminologia, aspettandosi le stesse dimensioni sensazionali dei film che poco hanno a che fare con la realtà dei fatti.

C’è anche chi sceglie la professione puntando al guadagno, ma secondo Michael ciò che davvero conta è fare qualcosa che si ama.

Il ruolo dell’empatia

Diletta, una doppiodiplomina italiana ha poi chiesto se il lavoro in carcere fosse coerente con le aspettative del giovane Pittaro. In realtà, iniziare la sua carriera in quell’ambito fu qualcosa che lui descrive come “Eye-Opening Experience”. Spesso infatti le persone che sperimentano il clima della detenzione tendono a diventare più ciniche e disilluse. E’ molto triste e andrebbe evitato, tanto che ai suoi studenti insegna anche come far diventare questa professione una fonte di empatia e compassione.

Le guardie carcerarie e gli agenti degli enti governativi vengono a contatto con persone che hanno scelto deliberatamente la strada sbagliata, ma anche con chi è diventato criminale a seguito di un avvenimento traumatico o per una decisione obbligata improntata alla sopravvivenza. I contorni tra il bene e il male si sfumano e non sempre è facile farci i conti.

Moltissimi doppio diplomini scelgono di frequentare i nostri corsi di criminologia e psicologia, quanti di voi vorrebbero diventare investigatori? Chi troveremo prossimamente tra le fila dell’FBI?

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