I nostri doppio diplomini sono appena rientrati in Italia dopo due settimane a Miami.
Sara, studentessa appassionata di scrittura, ci ha raccontato tutte le emozioni che ha provato durante il Miami Summer Program 2023.
“Non ci credo, siamo a Miami”
Questo era tutto ciò che riuscivo a ripetere quando, il 26 agosto, io e un numeroso gruppo di ragazzi italiani siamo atterrati a Miami dopo una notte in bianco e un viaggio che sembrava infinito.
Spiegare cosa significa mettere piede negli Stati Uniti per la prima volta, realizzando quel sogno che tenevo “nel cassetto” sin da quando sono piccola, è veramente complicato.
Ogni giorno dal mio arrivo a Miami ho capito di provare costantemente emozioni nuove, a partire dalla gratitudine, da cui mi sentivo completamente “travolta”, proprio perché avevo l’opportunità di vivere per due settimane uno dei miei più grandi sogni.
Tuttavia, sentivo di avere paura, paura che il tempo passasse troppo velocemente, paura di dimenticarmi anche solo un secondo di ciò che stavo vivendo, tanto che mi fermavo a guardare fuori dalla finestra della mia camera cercando di catturare visivamente ogni minimo dettaglio. Perché sapevo che sarebbero state proprio le piccole cose a mancarmi quando sarei tornata in Italia.
Ero sicura che mi sarebbero mancati gli incontri nella saletta dell’hotel, la breve passeggiata per arrivare a scuola durante la quale vedevamo sempre l’alba, ballare con i nostri “buddies” americani dopo le lezioni nel pomeriggio e cenare tutti insieme e in compagnia di Carlos, un cameriere sudamericano che ci accoglieva calorosamente ogni sera. Ma sapevo che avrei sentito nostalgia anche di tutti i momenti che ho catturato con la Polaroid, di quanto mi sentivo felice durante il giro in barca, di quanto mi sono divertita a Miami Beach, o l’esperienza unica e un po’ stramba che abbiamo vissuto al parco nazionale degli Everglades. Chi l’avrebbe mai detto che avremmo visto un alligatore a pochi metri da noi?
Sono sicura che porterò nel cuore qualsiasi luogo visitato durante questa vacanza così speciale: il Frost Museum, l’immensa Florida International University, ma allo stesso tempo anche il Rapids Water Park e addirittura il supermercato vicino all’hotel, perché mi mancherà avere degli attimi di spensieratezza con le persone stupende che ho conosciuto qui.
Non sarei qui a ricordare Miami con qualche lacrima agli occhi se non ci fossero state loro. Il gruppo di italiani che è partito con me ha costituito un tassello fondamentale del viaggio: ho conosciuto ragazzi e ragazze che faranno sempre parte dei miei ricordi più cari. Quanto vorrei ancora abbracciarli uno ad uno e ringraziarli per tutto ciò che abbiamo vissuto!
Inoltre, un’importantissima parte dei miei ricordi saranno anche gli alunni della Mater Academy, la scuola che abbiamo frequentato. Mi hanno fatta sentire a casa e si sono mostrati costantemente interessati a me, dimostrandomi il loro infinito affetto e comportandosi come se fossi loro amica da sempre!
E come concludere un racconto di una vacanza che avrei voluto non finisse mai, se non scrivendo quanto mi sento grata per queste due settimane? Mi sento grata per tutte le nuove amicizie che ho costruito, per Brianca, la mia stupenda buddy e compagna di avventure, e per i miei accompagnatori, che sono stati sempre pronti ad aiutarmi.
Grazie a Kay, Lisa e Brando, grazie ai miei fantastici compagni (italiani e americani!) e grazie a mamma, a papà e a mio fratello, per avermi supportato anche dall’altra parte del mondo!
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